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Il contesto

L’Istituto Comprensivo “Galileo Galilei” ad indirizzo musicale comprende la sede centrale ed amministrativa di Raffadali e le sezioni distaccate di Sant’Angelo Muxaro e Ioppolo Jancaxio.
Per effetto della razionalizzazione provinciale la scuola dal 1 settembre 2019 ha acquisito le sedi dell’infanzia, primaria e secondari I grado di Ioppolo e alcune sedi dell’infanzia di Raffadali. Le scuole fanno riferimento a realtà territoriali complesse articolate nelle amministrazioni di Raffadali, Ioppolo e S. Angelo. Per quanto riguarda la sede di Raffadali la vicinanza e la strada agevole hanno sempre reso facili le comunicazioni con il capoluogo. Tradizionalmente è stato un paese ricco e culturalmente vivace, ma nell’ultimo ventennio ha molto risentito della crisi a livello sociale e soprattutto culturale. La popolazione scolastica si presenta eterogenea. La maggior parte degli alunni è dotata di buone potenzialità e risulta ben predisposta nei confronti della realtà scolastica.
Mostra una forte e incontenibile vivacità che deve essere adeguatamente incanalata. Oggi numerosi sono gli stimoli esterni e i falsi modelli che influenzano i bambini e i ragazzi, impedendo loro una serena interazione con la realtà circostante. In alcuni casi, si evidenziano scarsa capacità di concentrazione, di ascolto, di autocontrollo; in altri, invece, consapevolezza delle proprie capacità. A volte la carenza di competenze linguistiche, contrassegnate da influssi dialettali, condizionano lo sviluppo di rapporti e relazioni interpersonali adeguati. Nell’istituto sono inseriti alunni diversi per: nazionalità, etnia, religione, lingua, oltre ad alunni con bisogni educativi speciali e diversamente abili; il curricolo che il gruppo-docenti ha elaborato terrà conto di tutte queste variabili, tramutandole in arricchimento ed esperienze significative.
Non tutte le famiglie partecipano consapevolmente alla vita della scuola; spesso il loro interesse non è legato alla soluzione dei problemi educativi e alla condivisione del progetto educativo dei propri figli, quanto ad un loro ipotetico “successo” che si concretizzi con i voti migliori. D’altra parte, confidano nella scuola come agenzia di cultura in un territorio che offre pochissimi punti di riferimento sia sociale che culturale. In relazione a ciò, la scuola è portata a investire sempre di più nella direzione del rapporto scuola-famiglia, al fine di allargare l’orizzonte in modo realistico per progettare in collaborazione e condivisione i traguardi adeguati al successo formativo dei figli.